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Cordoglio e tributo a Padre Giorgio Abram, Corrispondente consolare a Takoradi

Desidero esprimere il mio più profondo cordoglio e quello dell’Ambasciata d’Italia tutta per l’incommensurabile perdita di Padre Giorgio Abram. Siamo profondamente addolorati. Padre Abram era il nostro stimatissimo Corrispondente consolare per la zona Sud-Occidentale del Ghana sin dal 1992, persona straordinaria che ha dedicato oltre 40 anni della sua missione religiosa al Paese. Chi ha avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo ha potuto cogliere il suo esemplare spirito di servizio per l’Italia e i nostri connazionali e il suo sincero legame con la popolazione ghanese. Un legame non solo spirituale, ma concreto e importantissimo.

Uomo in prima linea nella lotta contro la lebbra e l’Ulcera del Buruli (malattia micobatterica simile alla lebbra per i suoi effetti devastanti) in Ghana, nei paesi limitrofi e anche più recentemente in Vietnam, Padre Giorgio Abram ha fondato l’International Anti Leprosy Organization nel 1977, realizzando numerosi progetti, come la costruzione di un ospedale dotato di sala operatoria e reparto di degenza, nel distretto Ga (nella Greater Accra Regione, Ghana), e a Dunkwa on Offin (nella Central Region, Ghana), nonché la costruzione di pozzi per l’approvvigionamento di acqua potabile per il centro sanitario di Amasaman attraverso un progetto dedicato del 2004. La sua attenzione era poi rivolta anche, e soprattutto, alla formazione ed educazione del personale ghanese addetto alla cura della lebbra, abbracciando tutti livelli, dai medici agli operatori sanitari periferici.

Questi sforzi, volti a incrementare l’integrazione della cura della lebbra nel sistema sanitario locale, a lungo andare hanno sortito l’effetto sperato, contribuendo non solo al crollo significativo di nuovi casi di lebbra nel Paese (passati dai circa 50.000 casi nel 1977 ai 279 nel 2019), ma anche alla graduale riduzione dello stigma della malattia, dedicando peraltro uno studio dedicato proprio alla riabilitazione degli ex malati di lebbra nel contesto della famiglia estesa africana. Più di recente, la sua attenzione si era rivolta anche al sostegno di attività di prevenzione, cura e reinserimento nella vita sociale delle donne malate di AIDS con il “Progetto donne ghanesi”.

Il suo straordinario impegno pluridecennale gli è valso numerosi prestigiosi riconoscimenti ufficiali. Prima fra tutti, nel 1993, l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” conferitagli dal Presidente della Repubblica italiana proprio “In riconoscimento dei suoi grandi successi nel campo della lebbra attraverso la sua conoscenza ed il suo impegno, nonché della sua capacità di collaborare con le autorità del Ghana e con il personale locale, in tal modo onorando altamente la comunità italiana”. Anche il Ministro della Sanità del Ghana, lo stesso anno, gli ha riconosciuto “l’immenso contributo al controllo della lebbra in Ghana”, conferendogli il “Certificate of Honour”, mentre nel 2007 e nel 2008 l’allora Presidente della Repubblica John Agyekum Kofuor gli ha attribuito il Grand Medal Award “for his medical and social services”.

Padre Giorgio Abram lascia in Ghana un’importante, tangibile testimonianza del suo costante impegno e devozione verso le persone più vulnerabili e bisognose, espressione di quella eccezionale presenza italiana in Africa articolata anche sulla radicata esperienza delle nostre ONG e dei volontari, nonché sul ruolo delle missioni religiose. Padre Giorgio ha così reso onore al nostro Paese e a questa missione diplomatica, che gli sarà sempre riconoscente per il servizio prestato per oltre trent’anni quale Corrispondente consolare e per le sue eccezionali doti umane, stimate e riconosciute dai nostri connazionali e dalle Autorità e popolazione del Ghana.

 Daniela d’Orlandi

Ambasciatrice d’Italia in Ghana e Togo

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